Edizione 2016

16. 09. 11
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Edizione 2016

Programma:

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da La Domenica di Vicenza:

 

Frutto della collaborazione tra le quattro società alpinistiche vicentine (Club Alpino Italiano, Giovane Montagna, Gruppo Alpinistico Vicentino, Società Alpinisti Vicentini) con il patrocinio del Comune di Vicenza e la collaborazione del Trento Film Festival, torna anche quest'anno la rassegna Vicenza e la Montagna, giunta all'ottava edizione. Come tradizione, verranno proposte quattro serate di film di montagna, cercando di toccare tutte le sfaccettature di questo incantevole mondo. Alternati a queste, tre incontri letterari in collaborazione con la libreria Galla che ospiterà, per tutta la durata della manifestazione, una mostra fotografica del fotografo Andrea Gasparotto - Il confine bianco - con splendide immagini invernali, evento che ha di fatto inaugurato giovedì 29 settembre l'intera rassegna e che si protrarrà fino al termine, il 25 ottobre. Quest’anno all’interno della rassegna ci sarà una novità, la manifestazione Lumignano Climbing Marathon, un modo per sostenere concretamente la riqualificazione della falesia vicentina. La mostra al Galla Cafè ritrae il paesaggio della montagna invernale visto con gli occhi di chi la sale e la scende con sci e pelli di foca. Uno straordinario set fotografico dove forme, luci, contrasti, linee, esaltano un paesaggio trasfigurato, una visione del paesaggio invernale per come lo vive, non solo con gli occhi ma con tutti i suoi sensi, lo stesso fotografo. Le foto di Gasparotto non riproducono semplicemente l’ambiente, ma lo interpretano e lo restituiscono filtrato attraverso la sua sensibilità ed esperienza. Bassanese, Gasparotto vive oggi a Padova dove lavora come docente di Fisica presso l’Università. Il legame con la sua terra di origine è sempre stato forte e si è realizzato in particolare in tutti i suoi aspetti in una frequentazione che dura da molti anni come arrampicatore dolomitico d’estate, escursionista in autunno e scialpinista in inverno e primavera.

 

Alle quattro serate dedicate alla proiezione di film sulla montagna, in programma ogni martedì di ottobre, dal 4 al 25, nella sala cinematografica Ekuò Patronato Leone XIII, con inizio alle 20.45, si alterneranno tre incontri letterari, ogni giovedì (6, 13, 20 ottobre) al Galla Caffè di piazza Castello, con inizio alle 18.15, organizzati in collaborazione con la libreria Galla. La serata di martedì 4 ottobre sarà dedicata al cinema, con la proiezione di “Sciare in salita” (2016) di Chiara Brambilla. Il film ripercorre, attraverso il racconto della scuola di scialpinismo Righini di Milano, le tappe più importanti della storia di questo sport, dall’evoluzione dei materiali tecnici all’avvento del digitale, mostrando come pellicola e social media siano in grado di creare narrazioni sempre nuove. È dedicato alla presentazione del libro di Giorgio Daidola “Ski Spirit. Sciare oltre le piste” (Alpine Studio) il terzo appuntamento della rassegna, in programma giovedì 6 ottobre al Galla Caffè di piazza Castello. Lo sci non è solo percorrere “autostrade della neve ripetitive e affollate”. Secondo Giorgio Daidola il vero sci è il freeride, lo scialpinismo classico, nei lunghi raid e nelle spedizioni sulle grandi montagne. Lo Ski spirit, però, non è solo sciare, è anche viaggiare con la fantasia, tentare nuove forme di espressione, soprattutto piacere di condividere.

 

Martedì 11 ottobre il Patronato ospiterà una tripla proiezione. Si comincia con il film “Panaroma” (Spagna, 2015) di Jon Herranz, trentaseienne originario dei Paesi Baschi, con all’attivo numerosi cortometraggi sia sportivi che su temi sociali. La seconda proiezione della serata sarà “Chris Bonington - Life and climbs” (Italia, 2015) di Vinicio Stefanello, collaboratore di diverse riviste di alpinismo e uno dei fondatori di PlanetMountain.com, portale internazionale di arrampicata, alpinismo, montagna. Bonington, uno dei più grandi alpinisti della seconda metà del Novecento, ripensa alla storia e alle avventure di una vita passata a esplorare e scalare le montagne di tutto il mondo. Si tratta di un viaggio che abbraccia i sentimenti più profondi e nobili, ma anche contraddittori, del suo essere alpinista e uomo. A chiudere la serata sarà “Metronomic” (Francia, 2015) di Vladimir Cellier. Nell’autunno del 2013 la squadra di stuntman dei Flying Frenchies si ritrova alle Gorges du Verdon per un’intera settimana insieme con i danzatori dell’aria della Compagnie 9.81, il gruppo musicale dei Radio Monkey e gli operatori della Baraka Films. Dall’incontro di queste compagnie di acrobati e artisti prenderà il via uno spettacolo irripetibile, basato sull’improvvisazione più spericolata, sul rischio e la sfida alle leggi della gravità.

 

Giovedì 13 ottobre al Galla Caffè Franco Michieli presenterà il libro “La vocazione di perdersi. Piccolo saggio di come le vie trovano i viandanti” (Ediciclo Edizioni). Cosa accade quando si lascia temporaneamente il mondo organizzato per affidarsi ai suggerimenti della natura? Attorno a questo interrogativo ruotano la riflessione e i racconti di un esperto che nelle proprie avventure ha cercato la via in territori selvaggi e solitari. Franco Michieli è geografo, esploratore di montagne, guida e giornalista-scrittore. Ha imparato a muoversi sulla terra orientandosi senza tecnologie, come gli animali migratori. Sabato 15 ottobre dalle 10 alle 17 nella falesia di Lumignano andrà in scena la Climbing Marathon, un meeting internazionale di arrampicata a coppie dedicata a climbers di buon livello. L'iniziativa, organizzata in collaborazione con Lumignano outdoor 360 e le associazioni Ai Lumi, Il Sasso, Liberici, vedrà gli arrampicatori sfidarsi per salire il maggior numero di vie, alle quali è associato un certo punteggio in base alla difficoltà. La coppia che totalizzerà il punteggio maggiore si aggiudicherà il premio della propria categoria.

 

Martedì 18 ottobre verrà proiettato “Arte Sella, la città delle idee” di Luca Bergamaschi e Katia Bernardi (Italia, 2016). In un immenso bosco circondato dalle montagne del Trentino c’è un museo a cielo aperto nel quale arte e natura convivono: è Arte Sella, che tutti gli anni accoglie artisti di fama internazionale chiamati a creare un’opera unicamente con elementi naturali. Nel corso di un anno, costellato di difficoltà pratiche e sfide creative, emerge l’obiettivo di creare opere d’arte con e per la natura, insieme a una riflessione sul concetto di effimero nell’arte e sul delicato equilibrio che lega uomo e natura. Il penultimo appuntamento della rassegna sarà giovedì 20 ottobre con Flavio Faoro che presenterà i suoi due libri “Tecniche di cattura” e “Anelli di corda” (Vividolomiti Edizioni). Insegnante, operatore culturale, pubblicista, Faoro ha pubblicato testi e racconti su riviste cartacee e on-line. È curatore, fin dalla prima edizione del 1997, della manifestazione culturale “Oltre le vette - Metafore, uomini, luoghi della montagna”, organizzata dal Comune di Belluno. A chiudere l’edizione, mmartedì 25 ottobre sarà la proiezione di “Citadel” (Regno Unito, 2015) di Alastair Charles Lee. Nella Catena dell’Alaska esistono ancora degli angoli che non sono mai stai raggiunti dall’uomo: uno di questi è la remota cima Citadel che, per la sua bellezza, è stata ribattezzata la montagna di Dio: una cima pericolosa da scalare per le improvvise valanghe. Ai due compagni di scalate, Matt Helliker e Jon Bracey, toccherà confrontarsi con la salita della cresta lunga 1200 metri. La spettacolarità dell’impresa è garantita dalle riprese in 4k, utilizzate per la prima volta in un film di alpinismo. Tutti gli eventi, ad eccezione della Lumignano Climbing Marathon (iscrizione: 5 euro ad atleta, da versarsi al momento del ritiro del pacco gara) sono a ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

A Franco Pavan, coordinatore della rassegna vicentina, abbiamo rivolto alcune domande.

 

Ottava edizione: facciamo un bilancio fino ad oggi?

"Questa rassegna è nata con il duplice scopo di avvicinare ulteriormente i vicentini al mondo della montagna e di farlo in modo condiviso tra le quattro associazioni alpinistiche. Mi sembra che l’importanza del primo intento sia stata ancor più rafforzata dal secondo. Pur nella propria autonomia culturale le quattro associazioni hanno deciso di fare fronte comune nel mese di ottobre, per attirare verso il mondo delle 'Terre Alte” anche coloro che non avevano avuto modo di avvicinarvisi. Dalle serate al Canneti nelle prime edizioni con il tutto esaurito, ci siamo poi trasferiti nella sala del Patronato con un’ottima risposta, arrivando ad una presenza media di circa 400 spettatori a serata, in più abbiamo sempre avuto una buona affluenza anche alla presentazione dei libri. In queste prime sette edizioni il pubblico vicentino ha quindi sempre risposto alla grande apprezzando le scelte fatte, in collaborazione tra l’altro, per i film con il Filmfestival di Trento, e per i libri con la libreria Galla".

 

Questa nuova edizione ha un filone specifico rispetto alle precedenti?

"Non c'è un filone specifico per ogni singola edizione, in quanto la nostra scelta è sempre stata quella di cercare di dare una visione più ampia possibile del mondo della montagna, cercando di analizzare più sfaccettature. Così quest’anno apriremo la rassegna con la montagna in veste invernale: una mostra di foto di scialpinismo, la proiezione di un film e la presentazione di un libro sullo stesso tema. Continueremo poi con il grande alpinismo ma tratteremo anche di escursionismo alla portata di tutti, parleremo e vedremo aspetti naturalistici e di vita di gente di montagna, due aspetti che hanno sempre caratterizzato la nostra rassegna".

 

Nel programma c’è anche un omaggio ad Arte Sella in Trentino, connubio straordinario tra arte e natura: la natura – e la montagna – sono già una forma d’arte?

"Senz’altro la montagna, per chi la frequenta, è già arte in tutti i suoi aspetti che attraversano i nostri cinque sensi e credo che il racconto attraverso i libri e il cinema possano essere veicolo per far comprendere questo aspetto. Da sempre nella nostra rassegna, pur essendo importante il gesto tecnico e l’impresa, abbiamo cercato di valorizzare tutto ciò che la montagna può dare, non limitandoci ad osservarla come un luna park, esclusivo luogo di divertimento, ma sottolineando la capacità che ha di risvegliare in noi fantasia, passioni ed emozioni talvolta un po’ dimenticate".

 

La formula libri e film sembra essere azzeccata: come risponde il pubblico?

"Sicuramente i momenti più partecipati sono le proiezioni di film che nelle edizioni passate spesso hanno visto la presenza in sala dei registi e dei protagonisti; purtroppo quest’anno ciò non sarà possibile per problemi logistici. Questo ci ha dato la possibilità di sentire direttamente dagli interessati, le idee che li hanno portati a realizzare le loro opere o imprese, dando un valore aggiunto alle serate. Le opere e le proiezioni sono sempre precedute da una presentazione che cerca di fornire più informazioni possibili sulle stesse. Continuiamo a credere anche nella presentazione di libri che spesso hanno generato vivacità e interesse nel pubblico registrando una media di cinquanta spettatori alla volta, con scambi e domande di approfondimento agli autori presenti. Ogni anno poi inseriamo nel nostro programma un evento esterno: due anni fa una rappresentazione teatrale di giovani sulla Grande Guerra, l’anno scorso un riuscitissimo concerto finalizzato alla raccolta fondi per il terremoto in Nepal. Quest’anno ci sarà un evento più tecnico: una gara di arrampicata alla falesia di Lumignano. Lo scopo è quello di attirare l’attenzione su un sito importantissimo per gli alpinisti vicentini".

 

Il legame dei vicentini con la montagna non è una novità, eppure rassegne come questa contribuiscono a rafforzarlo: è d’accordo e perché?

"I vicentini sono sempre stati molto interessati alle 'Terre Alte', soprattutto per la vicinanza della montagna alla città e per la sua storia recente, come la Grande Guerra. Purtroppo però ultimamente di montagna si parla solo in caso di incidenti, conferendo una visione quasi 'assassina' alla stessa. Ecco noi crediamo che rassegne come questa in cui l’ambiente montagna viene sviscerato in molti dei suoi aspetti, possa essere un modo per far comprendere anche a chi non la frequenta, e la nostra manifestazione è rivolta anche a loro, la bellezza che questo ambiente può generare nelle persone che la vivono anche solo per una semplice passeggiata".